Ciao, conoscete il colosso cinese della tecnologia low cost, Xiaomi ?
In meno di 10 anni Xiaomi ha raggiunto 90 paesi nel mondo attestandosi come leader assoluto nella tecnologia low cost.
Ha cominciato a espandersi fuori dalla Cina solo nel 2014 arrivando nei primi 9 mesi del 2019 a portare ricavi esteri quasi alla cifra di 10 miliardi di dollari, circa la metà del fatturato totale.
Vendono i loro prodotti in oltre 90 nazioni e sono presenti direttamente in 58 Paesi, con 24 mila dipendenti (2.500 solo in India) di 40 nazionalità diverse.
In pochi anni è arrivato ad essere numero 4 mondiale sul mercato degli smartphone, e primo nell’IOT( Internet delle cose ).
Come ha ottenuto questo successo una azienda low cost come Xiaomi?
Shou Zi Chew, 37 anni, responsabile finanziario di Xiaomi e presidente delle attività internazionali dichiara che la loro missione è di vendere prodotti fantastici a prezzi onesti.
Il ” segreto ” dichiarato da Xiaomi è di fare utili, essendo una società più efficiente e avendo un rapporto tra spese operative e ricavi è inferiore del 10%, il più basso dell’industria.
Quello che riescono a risparmiare, lo offrono ai clienti sotto forma di prezzi più bassi.
Oltre a questo, nel prospetto della quotazione presso la borsa di Hong Kong nel luglio 2018, hanno scritto che il loro margine dell’utile netto nell’hardware non avrebbe mai superato il 5%.
Tale promessa, vale solo per l’hardware, non sul software che ha margini molto alti e sul quale è basato tutto il GAP tecnologico del colosso cinese.
Nei servizi Internet in patria, ad esempio, il margine lordo è di oltre il 60%, ciò permette di investire sugli oggetti che viaggiano per tutto il mondo.
Su quali utenti punta la tecnologia low cost di Xiaomi?
Nel terzo trimestre 2019 un numero vicino a 300 milioni di utenti finali, di cui 113 in Cina, hanno scelto Xiaomi.
Di questi circa 200 milioni di utenti sono attivi nei dispositivi Iot, ciò determina che quello che l’azienda chiama ecosystem xiaomi sta entrando nelle case di tutti noi.
Essendo il quarto gruppo mondiale negli smartphone, mercato ormai molto stabilizzato, il loro ecosystem cresce di oltre il 90% all’anno.
In Europa sono partiti dalla Spagna dove ora sono al secondo posto in termini di vendite, nel 2018 sbarcati in Italia e diventando molto popolari con il Mi Note 10 al costi di 549 euro.
Cos’è ecosystem xiaomi ?
La strategia è chiara, grazie a prodotti collegati tra di loro grazie ad un Software o una App Xiaomi conta di entrare nelle nostre case con un solo prodotto molto valido e molto economico che tirerebbe dentro molti altri prodotti.
Facciamo degli esempi:
La Bilancia pesapersone comunica allo smartwatch il nostro peso e il nostro andamento, con massa grassa, massa magra e tutti i parametri.
Lo smartwatch è anche in contatto con Lampadine, Cuociriso, Purificatore, Antifurto, Spazzolino elettrico, Smartphone, e tutto quello che Vi può passare per la testa.
Ciò da un grande vantaggio all’utente finale, che trova una comodità nella comunicazione dei suoi oggetti, ma permette a Xiaomi di entrare con un ” Cavallo di Troia ” economico e ampliare le sue vendite.
Da queste considerazioni analiziamo le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina?
Il sistema operativo basato su Android che viene sviluppato con la loro interfaccia, sta provocando delle tensioni tra i colossi cinesi e il mondo occidentale.
Specialmente con l’imminente sviluppo delle reti 5G, gli Stati Uniti in primis, stanno aumentando le paure di un possibile controllo delle nostre attività.
Le tensioni sul commercio tra Usa e Cina, per il momento, non hanno coinvolto Xiaomi concentrandosi maggiormente su Huawei.
In definitiva possiamo constatare che le tecnologie avanzano in maniera devastante, se pensiamo che Facebook oggi compie 16 anni, stare al passo è indispensabile.
