Ciao, oggi per la nostra rubrica settimanale INTERVISTE IMPOSSIBILI abbiamo intervistano Federico Marchetti ceo di YOOX ( a breve EX ).
Federico Marchetti nato a Ravenna nel 1969 è un imprenditore italiano fondatore e CEO di Yoox Net-A-Porter Group.
Per chi non ritiene ancora che l’e-Commerce sia maturo sottolineo che Federico Marchetti ha creato nel 2000 a Zola Predosa la sua società di vendita al dettaglio su Internet.
E nel dicembre 2009, Marchetti ha quotato il Gruppo YOOX alla Borsa Italiana, la prima società tecnologica europea a farlo dalla crisi economica di quel periodo.
Nel 2010, YOOX Group ha aperto i suoi primi uffici in Cina nella città di Shanghai, aprendo il suo primo sito monomarca, www.emporioarmani.cn.
Nel 2018, con una valutazione di 5,3 miliardi di dollari, YOOX NET-A-PORTER è entrata a far parte di Richemont, uno dei maggiori Gruppi al mondo nel settore del lusso.
Perché Federico Marchetti, fondatore di Yoox (poi diventato Ynap), è pronto a fare un passo indietro?
Federico pochi giorni fa ha dichiarato che lascerà la sua carica di Ceo, mantenendo la presidenza del gruppo.
Era già previsto dagli accordi con il colosso del lusso Richemont che nel 2018 ha acquisito Ynap per 5,3 miliardi.
Ecco l’annuncio ufficiale:
«Abbiamo iniziato le primissime fasi del piano di successione per il prossimo Ceo di Ynap, che prevede che io rimanga con il ruolo di presidente per garantire una transizione graduale e creare tutte le condizioni per il successo del futuro amministratore delegato» ha scritto in un post su Instagram. Non c’è ancora una data precisa, ma il passaggio di consegne dovrebbe avvenire entro il 2021.
Ora iniziamo la nostra INTERVISTA IMPOSSIBILE proprio da questo argomento.
- Ciao Federico, grazie per questa opportunità, come prima domanda vorrei chiederti come e perché hai aperto un e-Commerce nel 2000 ?
Prima del nuovo millennio, ho avuto l’intuizione che la moda si sarebbe spostata sul web. Ho seguito il mio istinto e, contro ogni probabilità, ho aperto le porte del mio primo sito prima di Facebook, di Instagram e dell’iPhone
- Cosa è cambiato in questi anni?
Oggi lo smartphone rappresenta più di 1 miliardo di euro del nostro fatturato e abbiamo un miliardo di visite all’anno sui siti del gruppo… È stato un viaggio straordinario durato vent’anni, ed è solo l’inizio! I love Yoox Net-A-Porter e darò sempre l’anima per guidare i nostri team in questa transizione e garantire il successo del nostro gruppo
- E’ vero che tutti ti dicevano che nessuno avrebbe mai comprato vestiti online?
Non avevo soldi. Non avevo niente. E dovevo vincere lo scetticismo generale. Tutti mi dicevano: è impossibile, nessuno comprerà vestiti online.
- Come hai fatto tra mille difficoltà e grandi successi a far diventare una startup un colosso del fashion e-commerce mondiale che vale miliardi?
Farcela non è una questione di soldi. Le persone sono più importanti dei capitali, sono loro che trasformano le idee in realtà. Tutte le mattine quando mi sveglio ringrazio il cielo di avere inventato Yoox. Perché vado al lavoro con il sorriso sulle labbra.
- A tal proposito vorrei chiedere come mai hai preso la decisione di lasciare il tuo ruolo?
È stato un viaggio straordinario durato vent’anni…ed è solo l’inizio!
- Non ti dispiace lasciare la tua creatura?
Come da programma, abbiamo iniziato le primissime fasi del piano di successione per l’Amministratore Delegato di YNAP, che prevede che io rimanga con il ruolo di Presidente del Gruppo per assicurare una transizione graduale e creare tutte le condizioni per il successo del futuro AD.
- Secondo te la tua scelta, come anche quella di Jack Ma e più di recente di Bill Gates hanno qualcosa in comune?
Nel mio caso non si tratta di un addio quanto, piuttosto, di un passo di lato dal momento che manterrò il ruolo di presidente.
- Grazie a Federico Marchetti per il suo temo.
A mio avviso i nostri cari imprenditori devono comprendere da tutto ciò che l’e-Commerce, non solo non è solo il futuro ma, è ormai una realtà così consolidata che i suoi creatori se pur ancora giovani stanno già andando oltre.
grazie