Ciao a tutti, oggi vorrei scrivere alcune mie considerazioni su operazioni di Marketing che mi appaiono più di Paura .
Marketing è il termine derivato dalla lingua inglese che in italiano si tradurrebbe con commercializzazione ed è un ramo dell’economia che si occupa dello studio e descrizione di un mercato di riferimento.
Quindi è l’analisi dell’interazione del tuo mercato e degli utenti della tua impresa che sta per indicare la partecipazione attiva della tua impresa.
Dato che il Marketing ha un ruolo strategico rispetto al posizionamento della tua impresa nel suo ambito competitivo di mercato, non deve nascere dalla paura di esso.
Cos’è il Marketing e perché lo associo alla Paura?
Il Marketing è il processo che, a partire da una serie di obiettivi aziendali di medio-lungo termine, deve individuare i bisogni e le esigenze degli attuali e dei potenziali clienti e deve stabilire le azioni più opportune per soddisfarli.
Deve immettere e rendere adatto per il mercato il tuo prodotto affinché la tua azienda tragga maggiori profitti e il cliente ne sia ampiamente attratto e soddisfatto.
Grazie allo sviluppo di nuove e più diversificate modalità di interazione tra imprese e clienti, si è osservato un sempre maggiore orientamento al cliente che ha generato un radicale cambio di prospettiva.
Questo cambiamento però ha portato molto spesso le aziende ad una frenesia di Business che ha trasformato il Marketing in Paura.
Si è passati dall’impresa production oriented, focalizzata sulla produzione e promozione del prodotto, a quella marketing oriented, focalizzata solo sul cliente.
In passato c’erano obiettivi di fatturato e profitto con la valorizzazione di tutto ciò che valeva il prodotto sulla base della potenzialità produttiva e delle esigenze del mercato.
Ora sempre più spesso, il Marketing guidato dalla Paura, mira a conseguire profitto producendo solo quello che ritiene di poter vendere in base alle esigenze della propria domanda di riferimento.
Infatti nel dettaglio, l’attività prioritaria dell’impresa orientata al marketing della paura è quella di stimolare i bisogni dei consumatori e di promuovere prodotti o servizi idonei a soddisfarli.
Il marketing, secondo il me, riguarda tutte le decisioni mediante le quali l’azienda sviluppa, comunica e rende disponibile ai clienti la propria offerta di valore.
In sintesi, marketing può essere inteso come un insieme di attività volte a facilitare e a realizzare gli scambi, praticamente la funzione aziendale preposta alla gestione del rapporto tra azienda e mercato.
Invece ultimamente riscontro una volontà di piazzare prodotti che ci vengono proposti in relazione alla produzione e non una creazione di prodotti che rispondano ad una esigenza del consumatore.
Un esempio di Marketing sostituito dalla Paura
In questi giorni di festa, nel cercare una soluzione di breve vacanza per il Fine anno, ho cercato di analizzare quali strategie di Marketing utilizzano Hotel e strutture ricettive.
L’idea di Paura nelle azioni pubblicitarie dei vari operatori mi è balzata agli occhi con la valutazione delle proposte.
Ho notato delle variazioni sulle offerte e risposte altalenanti dovute alle prenotazioni e relative conferme di altri clienti.
Praticamente c’è la sensazione di una rincorsa al cliente che ti sta cercando!
Il mio modesto suggerimento, difficile da seguire in tempi duri come questi, è quello di proporre le migliori soluzioni possibili e di mantenere alta la qualità delle offerte.
Molto spesso queste modifiche continue di atteggiamento e di Sconto provocano nel cliente una PARALISI DA ANALISI che determina l’abbandono della ricerca.
In due parole la Paura è nemica del Marketing e ci porta a svendere un prodotto o servizio già ricercato, e di conseguenza il cliente non ottiene ciò che voleva.
Modesti consigli:
- Cerca di dare il miglior prodotto o servizio possibile
- Al miglior prezzo che puoi
- Di capire quando e come è utile
- Valutare concorrenza e mercato
- Essere veloce
- Coerente
- Serio e etico
Queste indicazioni valgono ovviamente su tutti i canali, Offline e Online hanno stesse dinamiche!
grazie